Fare “Efficienza energetica” significa riuscire a “fare di più con meno”, adottando le migliori tecnologie e le migliori tecniche disponibili sul mercato e un comportamento consapevole e responsabile verso gli usi energetici.
Vuol dire sfruttare l’energia in modo razionale, eliminando sprechi e perdite dovuti al funzionamento e alla gestione non ottimale dei sistemi (motori, caldaie, elettrodomestici, edifici in cui viviamo o lavoriamo, industrie, mezzi di trasporto.
Gli interventi di riqualificazione energetica
Il patrimonio edilizio italiano è costituito in grande prevalenza da edifici che hanno involucri inefficienti e impianti critici, ma proprio dal risanamento di questo parco edilizio ci si aspetta di ottenere una grande diminuzione dell’energia consumata nel settore civile. Anche sugli edifici esistenti è possibile ottenere buoni livelli di consumo energetico.
Gli interventi di riqualificazione energetica si possono dividere in due grandi gruppi:
- a) il miglioramento dell’involucro edilizio;
- b) il miglioramento dell’impiantistica.
L’involucro è la somma di tutte le superfici che entrano in contatto con l’ambiente esterno: le pareti, il tetto, le finestre.
Tanto più l’involucro è adatto a isolare o a compensare le temperature tra interno e esterno, tanto più è energeticamente efficiente e fa risparmiare energia.
L’involucro è formato da varie componenti:
- le pareti esterne,
- il tetto,
- il pavimento,
- le finestre,
- le pareti interne.
Tutte possono essere migliorate energeticamente aumentando la loro capacità di trattenere il calore all’interno dell’involucro ostacolandone l’uscita.
Gli impianti all’interno di un edificio sono molti (idrico, energia elettrica, illuminazione, riscaldamento, raffrescamento, ecc..).
Il più incisivo, sopratutto per quanto riguarda gli edifici ad uso residenziale, è l’impianto di riscaldamento. Migliorare questo sistema significa aumentare l’efficienza con cui trasforma, distribuisce, regola ed emette il calore.